Di solito non mi occupo di recensioni di libri, ma in questo caso non ne ho potuto fare a meno. Da qualche tempo ci occupiamo di promuovere Rapsodia Edizioni, una casa editrice impegnata, tra le altre cose, in editoria per bambini. L’ultimo libro da loro pubblicato mi colpisce particolarmente: finalmente un libro sulle rivoluzionarie “anti-principesse”!
La raccolta di libri illustrati per bambini, da poco uscita in Argentina, giunge da noi con l’intento di promuovere una visione moderna del ruolo femminile nella storia, in cui la donna non aspetta il principe azzurro pulendo la casa e parlando con i topolini o con i nani, ma esprime se stessa, combatte per i suoi ideali, mostra forza e determinazione, conseguendo importanti obiettivi! L’intera collana, progettata da Martín Azcurra, scritta da Nadia Fink e appartenente alla casa editrice argentina Chirimbote, verrà tradotta a cura di Rapsodia per il mercato italiano. Come per l’Argentina, anche in questo caso il primo libro a essere distribuito è quello sulla vita della pittrice messicana Frida Kahlo.
La concezione moderna del libro si manifesta anche attraverso una struttura a doppia lettura, con il racconto biografico vero e proprio e molti box di approfondimento che aiutano la comprensione delle parole difficili e degli altri personaggi.
La grafica in generale ricorda i libri che siamo abituati a vedere negli zaini dei nostri figli, con piccole cornici e icone che arricchiscono gli spazi delle pagine, in un susseguirsi di testi brevi e ben impaginati, facili da leggere anche per i bambini più piccoli.
Le illustrazioni
Il ritratto di Frida Kahlo in copertina ci dà subito un’idea dell’intento progettuale della casa editrice: attirare bambini di tutte le età usando linee sintetiche e colori piatti e brillanti. L’inconfondibile stile del giovane illustratore Pitu Saá, che illustrerà l’intera collana, riesce a definire Frida con pochi segni essenziali, in una sapiente sintesi espressiva. Interessante il lavoro di “copia” delle sue opere in versione fumetto.
I contenuti
In un’intervista pubblicata su Colombia Reports, l’autrice Nadia Fink racconta:
“L’idea è nata dopo quella di rendere le storie di alcune donne latino-americane comprensibili ai bambini. Durante la realizzazione della biografia di Frida Kahlo è nata l’idea delle “anti-principesse” come una collezione, in opposizione a ciò che le principesse delle fiabe stavano cercando di raccontare, a partire dalle principesse tradizionali europee, così lontane dalla cultura dei nostri figli; abbiamo voluto raccontare storie vere, ma non è stato facile cadere in un altro stereotipo.
Sono latinoamericane perché crediamo che le nostre ragazze amino la cultura che le circonda: il paesaggio, la riflessione, il modo di essere, nella loro diversità anche esteriore, nelle forme e nei colori.”
Ed ha aggiunto:
“Quando abbiamo iniziato a scrivere queste storie, oltre a cercare un nuovo linguaggio, abbiamo immaginato a come dovevano essere illustrate e impaginate; Martin spinse molto su questo concetto, pensando ad un design che fosse interattivo, più legato alle tecnologie dei bambini di oggi. Ci sono alcuni termini che sono più difficili e che cerchiamo di spiegare attraverso questo mini-dizionario che permette ai bambini di continuare a utilizzare il resto del libro. Quindi, questa semplice definizione: “‘Rivoluzione’ è ciò che permette di cambiare le cose che sono sbagliate per molte persone“ arriva ai ragazzi e senza complicare o distorcere il racconto.”
Questa tecnica di editoria per bambini permette di affrontare temi molto diversi da quelli a cui siamo stati abituati, dalla depressione alla bisessualità, con estrema leggerezza e senza sfociare mai nella superficialità.