Copio da Power Point e incollo su WordPress molte e molte volte, fino a compilare un paginone pieno di testo. Clicco su “aggiorna”, tutto ok. Ops, mi accorgo di aver dimenticato un titolo, di nuovo cmdC, cmdV e…
TAC! mi viene cancellato tutto quello che viene dopo!
Fisso il monitor incredula ma impassibile, non mi scoraggio, ricomincio fiduciosa senza pormi troppe domande, ma dandomi la solita spiegazione: “le diavolerie informatiche sono inaffidabili”.
Dopo una ventina di minuti aggiorno e di nuovo mi viene cancellata metà pagina.
Allora vado oltre la solita spiegazione e passo alla consueta empatia femminile, capace di entrare anche nella mente di un programma e di compiangerlo: “sarà stanco!” Ci riposiamo un’oretta, io mangio lui no, poi ricominciamo, gli dico:”non fare scherzi eh?”. Aggiorno ad ogni frase incollata, arrivando con fatica alla fine. Ringrazio.
Duplico la pagina, comincio il nuovo testo con il solito copia e incolla, aggiorno e… TAC! sparisce di nuovo tutto.
Andiamo avanti così tutto il giorno. Non ci capiamo. Io non capisco lui, lui non capisce me. Solo ora ci arrivo: lui non vuole che si faccia copia e incolla da Power Point! Incolla, sì, ma decide che quello che c’è prima della parola incollata rimane, quello che c’è dopo non serve e lo cancella. Ma perché?
Sono costretta a mettere da parte l’empatia e uso il fatidico senso pratico femminile: vuoi che scriva a mano? Odi i PPT? Bene! Non c’è problema! Comincio a battere i tasti, ma quando meno se lo aspetta, uso il mio caratteristico raziocinio – stavolta maschile – che è in me, ed esporto il testo da Power Point per il Copia/incolla. Tiè!
Finisco il lavoro con calma, senza indagare, sapendo che WordPress è un bimbo capriccioso che deve ancora crescere, Power Point un superficiale dispotico, ed io una grafica che dovrebbe fare un corso di ingegneria informatica!
Emanuela Ibisco